Indice
- Quando la chirurgia estetica e quella plastica causano problemi alla salute e si ha diritto al risarcimento danni.
- Chirurgia plastica o chirurgia estetica: cambia qualcosa per ottenere il risarcimento?
- Gli interventi estetici più diffusi che determinano la responsabilità medica.
- Chirurgia estetica e risarcimento per malasanità: obbligazione di mezzi o di risultato?
- Quantificazione dei danni estetici a seguito dell'errore medico.
Quando la chirurgia estetica e quella plastica causano problemi alla salute e si ha diritto al risarcimento danni.
Gli interventi di chirurgia estetica e di chirurgia plastica sono all’ordine del giorno in Italia. Lo sviluppo delle più avanzate tecnologie in materia medico chirurgica portano migliaia di donne e uomini ad affidarsi a medici, esperti nel settore, al fine di eliminare qualche piccolo o grande difetto e per sentirsi finalmente a proprio agio con un corpo troppo spesso ostile.
Può accadere, però, che il tanto desiderato intervento possa trasformarsi in un vero e proprio incubo, un’odissea che provoca oltre che un danno estetico, anche ripercussioni psicologiche molto gravi.
Difatti, non è infrequente che ad un’operazione di chirurgia estetica o di chirurgia plastica possa conseguire una responsabilità medica, ossia una colpa medica del chirurgo estetico o del chirurgo plastico che possa cagionare dei danni che assicurano al paziente il diritto ad un vero e proprio risarcimento danni per malasanità.
In tali ipotesi, è di fondamentale importanza non farsi sopraffare dallo sconforto e procedere in maniera lucida e razionale per porre rimedio all’errore medico subito, affidandosi ad un avvocato di fiducia o un avvocato online che possa tutelare i propri diritti in tutte le sedi opportune.
Chirurgia plastica o chirurgia estetica: cambia qualcosa per ottenere il risarcimento?
Occorre prontamente tranquillizzare tutti coloro i quali, a seguito di un intervento sbagliato di chirurgia estetica o di chirurgia plastica, si stiano domandando se ci sono differenze o preclusioni per l’ottenimento del risarcimento dei danni fisici subiti in conseguenza di colpa grave medica o di colpa lieve del chirurgo. Invero, non esiste alcuna limitazione per ottenere il risarcimento sia nel caso di intervento di chirurgia estetica che nel caso di un intervento di chirurgia plastica.
Difatti, entrambe le attività mirano ad un miglioramento del corpo di un paziente ma l’esistenza di tale distinzione è rappresentata da un aspetto prettamente teorico ed attinente alle finalità ed agli scopi che le operazioni conseguono.
In particolare, si è in presenza di un intervento di chirurgia estetica nel caso in cui lo scopo perseguito dal chirurgo è esclusivamente quello di rendere più piacevole l’aspetto fisico del paziente, migliorandone la simmetria, le proporzioni o, più semplicemente, l’attrattiva estetica secondo i soggettivi canoni di bellezza.
Invece, si è in presenza di un intervento di chirurgia plastica quando lo stesso è finalizzato a correggere, ricostruire o ripristinare la funzionalità di parti del corpo danneggiate in conseguenza di difetti funzionali legati a patologie, disturbi, traumi e/o malformazioni congenite.
Gli interventi estetici più diffusi che determinano la responsabilità medica.
Pur sussistendo un’ampia varietà di interventi che rientrano nelle ipotesi di colpa grave medica o di responsabilità professionale medica, è possibile proporre una lista degli interventi che, per la loro particolare delicatezza, sono maggiormente soggetti al risarcimento danni per negligenza medica e per cui è possibile far valere i propri diritti.
Le casistiche più rilevanti di risarcimento danni conseguenti agli interventi dei chirurghi estetici sono:
- Mastoplastica additiva;
- Rinoplastica (estetica);
- Rimozione tatuaggi con utilizzo di laser;
- Trapianto di capelli;
- Addominoplastica;
- Gluteoplastica
- Iniezioni di botulino
- Iniezioni di acido ialuronico
- Lifting (Blefaroplastica, Otoplastica, Liposuzione, Liposcultura);
- Correzione della ginecomastia;
- Aumento del volume muscolare di pettorali e/o polpacci.
Le casistiche più rilevanti di risarcimento danni conseguenti agli interventi dei chirurghi plastici sono:
- Rinoplastica (funzionale);
- Ricostruzione mammaria post mastectomia;
- Ricostruzione difetti congeniti;
- Ricostruzione a seguito di gravi incidenti;
- Ricostruzione a seguito di ustioni
Tutti i casi sopra descritti rappresentano soltanto un esempio delle tipologie di intervento di chirurgia plastica e di chirurgia estetica che possono dar luogo, in caso di danni fisici causati da responsabilità medica, ad un risarcimento per la vittima.

Chirurgia estetica e risarcimento per malasanità: obbligazione di mezzi o di risultato?
È ormai ampiamente consolidato in giurisprudenza, attraverso le innumerevoli sentenze dei Tribunali di tutta Italia, che gli interventi di chirurgia plastica e di chirurgia estetica devono attenersi ai più alti standard medico scientifici e devono garantire il risultato previsto prima dell’intervento stesso.
Difatti, per ciò che attiene agli interventi di chirurgia plastica, volti ad eliminare problemi funzionali dei pazienti che si rivolgono al medico chirurgo, l’eventuale responsabilità del medico è facilmente riscontrabile dal paziente attraverso l’analisi degli effetti che produce, i quali permettono di capire se l’operazione cui ci si è sottoposti ha dato gli effetti sperati o se si è stati vittima colpa grave medica.
Per ciò che attiene, invece, agli interventi di chirurgia estetica, in passato vi erano forti contrasti e la normativa non era chiara sulla responsabilità professionale medica conseguente ai danni cagionati da un errore medico o da un intervento estetico sbagliato.
Ai giorni d’oggi, però, non sussistono più dubbi in merito al diritto al risarcimento danni per negligenza medica del paziente che si sottopone ad un intervento estetico e che non benefici di quei miglioramenti auspicati e pronosticati dal medico chirurgo.
Difatti, le operazioni prettamente estetiche sono finalizzate a rendere esteticamente più piacevole il corpo del paziente, rendendolo più simmetrico e proporzionale, pertanto, la semplice corretta esecuzione sotto un profilo tecnico non basta ad evitare la responsabilità professionale medica da parte del chirurgo, il quale, nei casi più gravi, può essere soggetto ad ipotesi di colpa medica. Invero, è ben possibile che un intervento estetico possa essere effettuato in modo tecnicamente corretto, ma incapace di raggiungere quelle aspettative estetiche promesse preventivamente.
In tali casi, difatti, è possibile ottenere un risarcimento per il mancato raggiungimento dello scopo per cui ci si è sottoposti ad operazione e per cui si sono subiti danni fisici conseguenti ad errori medici. Difatti, in queste circostanze il medico chirurgo ha un dovere giuridico di raggiungere il risultato previsto e non soltanto di eseguirlo in maniera scientificamente corretta.
Quantificazione dei danni estetici a seguito dell'errore medico.
Per ciò che attiene alla quantificazione dei danni fisici e psicologici subiti in conseguenza di un intervento di chirurgia plastica o di chirurgia estetica è bene precisare che non è possibile operare una valutazione preventiva in assenza di un’opportuna analisi giuridica di un avvocato di fiducia o di un avvocato online, oltre che del parere di un medico legale di parte. Invero è opportuno, prima di valutare di intentare una causa nei confronti del medico, di tenere in considerazione quanto suggerito dal proprio avvocato, al fine di procedere solo quando si sia certi della possibile colpa grave del chirurgo o della malpractice medica.
Difatti, per poter quantificare i danni fisici e psicologici subiti è fondamentale essere in possesso della cartella clinica pre e post operazione al fine di valutare gli effetti verificatisi in conseguenza dell’intervento sbagliato.
Inoltre, non di minore importanza sono da considerare i danni psicologici che possono verificarsi in conseguenza di un intervento di chirurgia plastica o di chirurgia estetica sbagliato. Difatti, trattasi di interventi che afferiscono alla propria personalità e possono condizionare profondamente la serenità e la socialità di una persona, la quale può non sentirsi più a proprio agio con sé stessa in conseguenza del danno estetico subito.
Ad ogni modo, volendo operare una quantificazione ampia delle possibilità di risarcimento del danno estetico rifacendoci ai casi specifici trattati lo scorso anno in tema di responsabilità professionale medica, è possibile riferire un margine orientativo che va dai € 5.000,00 per i casi più lievi fino ad € 100.000,00 per i casi più gravi e che hanno causato problemi sia fisici che psicologici.