Hai mai lasciato la tua auto in officina e, al momento del ritiro, hai scoperto che aveva subito danni non correlati al motivo per cui l’avevi portata lì? Questo è un problema più comune di quanto si pensi, come dimostra il caso di Mario, che ha portato la sua auto in un’officina per un controllo di routine e l’ha ritirata con evidenti danni alla carrozzeria. La verità è che molte persone non sanno che, in questi casi, la legge è dalla loro parte, tutelando i diritti dei consumatori. Secondo le statistiche, circa il 20% delle controversie legali nei servizi di riparazione auto riguarda danni non previsti subiti dai veicoli durante il periodo di custodia. Questo dato evidenzia quanto sia fondamentale conoscere i propri diritti per non trovarsi impotenti di fronte a situazioni simili. Questo dato potrebbe sorprenderti, ma è proprio qui che un’adeguata conoscenza dei tuoi diritti può fare la differenza tra un’esperienza frustrante e ottenere un risarcimento equo.

In questo articolo scoprirai tutto ciò che c’è da sapere sulla responsabilità dell’autofficina per i danni causati al tuo veicolo durante la custodia. Sapere come difendersi e come muoversi legalmente in questi casi può davvero fare la differenza. Inoltre, puoi usufruire del nostro strumento online gratuito per il calcolo del danno subito per avere un’idea immediata dell’importo a cui potresti avere diritto.

Un aspetto che molti non conoscono è che l’obbligo di custodia di un veicolo presso un’officina, secondo il Codice Civile, non è solo una formalità: si tratta di un impegno contrattuale che impone al riparatore la massima diligenza nel prendersi cura del tuo bene. Se vuoi evitare sorprese spiacevoli e sapere esattamente come comportarti in caso di danni al veicolo, continua a leggere e scopri i tuoi diritti. Puoi anche approfondire come comportarti in caso di incidente automobilistico.

Il caso in questione riguarda il sig. G. V., proprietario di un quad, che aveva portato il proprio veicolo presso l’officina della B. s.r.l. per una riparazione specifica. Al momento della consegna, il quad era in perfette condizioni di carrozzeria. Tuttavia, quando il sig. G. V. si è recato a ritirarlo, ha scoperto che il veicolo presentava diversi danni alla carrozzeria, che non erano presenti al momento del deposito. Questi danni hanno reso necessaria una riparazione significativa, come attestato dalla fattura emessa successivamente dall’Autofficina di C. L., a cui il sig. G. V. si è visto costretto a rivolgersi per rimediare ai danni.

La vicenda è stata confermata anche dal figlio del proprietario del quad, il sig. G. M., il quale ha testimoniato che il veicolo era stato consegnato in ottime condizioni. Il Giudice di Pace di Vallo della Lucania, con la sentenza n. 490 del 15 novembre 2024, ha quindi ritenuto l’autofficina B. s.r.l. responsabile dei danni subiti durante il periodo di custodia del quad. La responsabilità è stata qualificata come contrattuale, poiché il danno è derivato dall’inadempimento dell’obbligo di custodia, parte del contratto tra il cliente e l’officina. Questa obbligazione implica che il depositario deve prendersi cura del veicolo con la massima diligenza, assicurandosi che non subisca danni durante il periodo di custodia.

Per la parte del contratto avente natura di deposito, l’obbligo di custodia rappresenta l’essenza del rapporto: il depositario deve mantenere il bene nello stato originario e prevenire qualsiasi perdita o danno. Come previsto dall’art. 1768, comma 1, c.c., “il depositario deve usare nella custodia la diligenza del buon padre di famiglia”.

Nel caso in cui il prestatore d’opera prenda in consegna il bene per l’esecuzione della prestazione principale, assume anche l’obbligo di custodia fino alla riconsegna, anche se si tratta di un deposito a titolo gratuito o di cortesia (cfr. Cass. n. 10956/2010). Nella fattispecie in esame, risulta che il quad era stato consegnato all’officina convenuta in perfette condizioni di carrozzeria.

Al momento del ritiro, invece, il veicolo presentava diversi danni alla carrozzeria, tali da rendere necessaria la sua integrale sostituzione, come attestato dalla fattura di riparazione emessa dall’Autofficina di C. L.. In alcuni casi, come un trauma cranico dovuto ad un incidente stradale, è importante considerare anche gli aspetti legali per ottenere giustizia. alla quale l’attore si è visto costretto a rivolgersi. Tale circostanza è stata altresì confermata dal figlio del proprietario del quad, il sig. G. M. Ne consegue l’indubbia responsabilità della B. s.r.l.

Il contratto concluso tra le parti deve essere qualificato come contratto misto, combinando sia gli elementi del contratto d’opera ex art. 2222 e ss. c.c., sia quelli del contratto di deposito ex art. 1766 e ss. c.c. La componente di deposito comporta per il depositario l’obbligo di custodire il bene con la diligenza del buon padre di famiglia.

La natura contrattuale della responsabilità in esame comporta importanti implicazioni sul piano del riparto dell’onere della prova e dei termini di prescrizione: il danneggiato deve infatti provare unicamente l’esistenza del contratto e il danno subito come conseguenza dell’inadempimento. In tal caso, la prescrizione è decennale.

Se, invece, la responsabilità fosse stata qualificata come extracontrattuale, il danneggiato avrebbe dovuto fornire prova di ogni singolo elemento previsto dall’art. 2043 c.c., inclusi il dolo o la colpa del danneggiante. In tal caso, il termine di prescrizione sarebbe stato quinquennale.