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Diffida di pagamento: cos'è?
Qualora questo termine trascorra senza aver ricevuto alcuna risposta, si procede a richiedere giudizialmente la somma dovuta.
I giorni che trascorrono fra la diffida pagamento e l’attesa della risposta, si chiama messa in mora (la cosiddetta lettera di diffida di pagamento e messa in mora).
- Concedere un altro termine perentorio per ricevere quanto ti spetta;
- Fare sottoscrivere al debitore un accordo di transazione o di pagamento rateizzato della somma dovuta.
Cosa deve indicare una diffida di pagamento?
Affinché la diffida di pagamento possa interrompere la prescrizione occorre che sia specifica.
Ciò significa che deve indicare in maniera chiara l’entità della somma da versare, comprensiva degli eventuali interessi, nonché la causa, vale a dire il motivo che ha originato il debito.
Solitamente è bene stabilire una data ultima per il pagamento, oltre la quale si intende agire in sede giudiziaria per il recupero del credito.
Non esiste un termine prefissato dalla legge che il creditore debba assegnare al debitore, anche se generalmente si assegna quasi sempre una settimana o cinque giorni lavorativi. Spesso però il creditore attende anche di più prima di affidare la pratica al proprio avvocato.
Come già anticipato, lo scadere del termine non ha effetti giuridici e non impedisce la possibilità di estinguere comunque il debito. Difatti, nell’ipotesi in cui il creditore dovesse aver già incaricato il suo legale, non interverranno ulteriori addebiti se non gli interessi di mora. Solo l’avvenuta emissione del decreto ingiuntivo potrebbe comportare l’addebito delle spese legali.
Gli effetti della diffida di pagamento.
La lettera di intimazione di pagamento produce sempre un minimo effetto: interrompere la prescrizione.
Ogni credito ha infatti un termine massimo entro il quale può essere riscosso, che, in base alla sua natura, varia da sei mesi a dieci anni. Detto termine va sotto il nome di prescrizione e, una volta scaduto, il debitore è definitivamente libero dall’obbligo di pagare.
Tuttavia, ogni volta che il debitore viene diffidato per iscritto con una raccomandata con ricevuta di ritorno oppure mediante posta elettronica certificata, il termine si interrompe e inizia a decorrere nuovamente da capo. Dunque, il creditore, al fine di evitare che il suo diritto alla riscossione si estingua per prescrizione, prima della scadenza di questi termini deve inviare una diffida di pagamento e conservare la relativa prova dell’invio e del ricevimento. In tal modo, un credito potrebbe non prescriversi mai e, dunque, passerebbe agli eredi.
Diffida di pagamento fac simile.
Non esiste un modello diffida di pagamento ufficiale. Dunque, si può impostare la richiesta come meglio si vuole, purché venga utilizzata la raccomandata o la pec (posta elettronica certificata). In ogni caso, puoi trovare facili esempi sul web oppure puoi rivolgerti al tuo legale di fiducia.